COME LEGGERE L’ETICHETTA DEL MIELE

COME LEGGERE L’ETICHETTA DEL MIELE senza farsi fregare.

Il miele è uno dei prodotti più contraffatti al mondo. Leggere l’etichetta è davvero importante per sapere cosa si acquista. Se ti sei mai chiesto cosa raccontano le etichette dei vasetti di miele, o non te ne sei mai preoccupato, sei nel posto giusto! Leggerle è più facile di quanto pensi, e ti diamo qualche dritta per capire subito cosa stai per assaggiare. Pronti? Partiamo!

1. Origine del miele: da dove arriva?

L’origine è il cuore dell’etichetta! “Prodotto in Italia” significa che le api hanno volato e lavorato nel nostro territorio (e se leggi Trentino è il nostro!). Se il miele proviene dall’UE o fuori UE, occhio: potrebbe essere un mix di mieli da diversi Paesi.

Leggi il tipo di miele: “millefiori”, ad esempio, è un mix di tanti fiori diversi, mentre un miele “monoflorale” (come quello di acacia o castagno) viene principalmente da un’unica pianta. Se hai gusti specifici, questo è il posto giusto per scoprirlo.

2. Tipologia di miele: che fiori hai scelto?

3. Data di scadenza: sì, anche il miele ce l’ha.

Anche se il miele non si guasta facilmente, sull’etichetta troverai la data di scadenza o il “da consumarsi preferibilmente entro”. Questo ti garantisce che il sapore e la consistenza saranno integri. Ma ricorda: se ben conservato, il miele può durare anche oltre la data indicata.

Semplice ma importante: controlla il peso netto per sapere quanto miele stai acquistando. Così sai esattamente quanta dolcezza puoi approfittare.

4. Quantità netta: quanto miele c’è nel vasetto?

5. Lotto e produttore: chi ha creato questa meraviglia?

Il numero di lotto e il nome del produttore ti dicono chi ha prodotto il miele e quando. È un po’ come la carta d’identità del vasetto. Se il produttore è locale, sarà ancora più facile scoprire la sua storia.

Alcuni mieli indicano anche come sono stati estratti. Se vedi scritto “estratto a freddo”, significa che non è stato riscaldato, conservando meglio le proprietà naturali.

6. Metodo di estrazione: a freddo o a caldo?